Carcinoma squamocellulare



Cos’è Il carcinoma squamocellulare ?

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Il carcinoma squamocellulare è un tumore maligno della pelle che origina dalla proliferazione incontrollata dei cheratinociti dell'epidermide

Quali sono i sintomi e come si manifesta?

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Il carcinoma squamocellulare cutaneo può manifestarsi come un’escoriazione che sanguina e non cicatrizza o come un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento. La lesione è localizzata in sedi fotoesposte (volto, dorso delle mani), può essere dolorosa, cresce nel tempo e non guarisce né spontaneamente né dopo l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche.

Quali sono le cause?

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Diversi fattori di rischio possono favorire l’insorgenza del carcinoma squamocellulare cutaneo. I più rilevanti sono:

- L’esposizione eccessiva e prolungata ai raggi UV solari e l’uso di lampade abbronzanti rappresentano il più importante fattore di rischio di sviluppare la patologia.

- L’esposizione cronica ad agenti chimici tossici, come ad esempio il catrame e l’arsenico

- La pelle molto chiara, infatti i soggetti più colpiti sono quelli con fototipo chiaro

- La presenza di ferite croniche

- Uno stato di immunodepressione

- Alcune malattie genetiche.come l’albinismo e lo xeroderma pigmentoso

Come si può prevenire il carcinoma squamocellulare?

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Il carcinoma squamocellulare cutaneo è un tumore che si può prevenire seguendo alcuni accorgimenti come:

- Evitare l’esposizione solare eccessiva

- Utilizzare schermi solari adeguati e indumenti protettivi in caso di esposizione ai raggi ultravioletti

- Evitare l’utilizzo di lampade solari

- Controllare periodicamente la pelle ed effettuare visita da un dermatologo in caso di presenza di lesioni che non tendono alla guarigione spontanea

Quali sono i trattamenti per la cura del carcinoma squamocellulare?

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Lo scopo della terapia è la rimozione completa del tumore e l’ottenimento di un esito estetico accettabile per il paziente. In relazioni alle dimensioni e localizzazione, si possono attuare diverse terapie sia chirurgiche che mediche.

- La chirurgia rappresenta sempre la prima scelta poiché presenta il minor tasso di recidiva

- La radioterapia. Nei casi in cui l’intervento chirurgico non sia attuabile (ad esempio per le condizioni generali scadute del paziente, per le grandi dimensioni del tumore o per la localizzazione in aree a rischio dal punto di vista estetico-funzionale)

- L’immunoterapia, un trattamento innovativo che negli ultimi anni sta assumendo un ruolo centrale nel trattamento di diversi tumori, compreso il carcinoma squamocellulare della pelle. Consiste nella somministrazione, per via endovenosa e in regime ospedaliero, di anticorpi monoclonali diretti contro molecole coinvolte nella risposta immunitaria, con lo scopo di favorire e potenziare la risposta del nostro organismo contro il tumore. Non si tratta di una chemioterapia che agisce invece contro le cellule ad elevata proliferazione, colpendo quindi soprattutto le cellule tumorali ma coinvolgendo in parte anche cellule sane.

Dopo il trattamento, il carcinoma può ritornare?

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Il carcinoma squamocellulare cutaneo può in alcuni casi recidivare dopo il trattamento. Il rischio di recidiva dipende da alcune caratteristiche specifiche del tumore, come il sottotipo istologico particolarmente aggressivo o la presenza di invasione di nervi e vasi, così come da caratteristiche del paziente, come un difetto del sistema immunitario o l’insorgenza in un’area precedentemente sottoposta a radioterapia.

Con quale frequenza devo effettuare una visita dermatologica dopo aver avuto un carcinoma squamocellulare?

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I pazienti che hanno avuto un carcinoma squamocellulare della cute hanno un rischio aumentato di svilupparne un secondo nell’arco della vita. Esiste, inoltre, un rischio di recidiva locale del carcinoma, ovvero di ricomparsa del tumore nella zona dove è stato precedentemente trattato. Per queste ragioni in questa categoria di pazienti è consigliata una visita dermatologica ogni 6 mesi, nel corso della quale verrà esaminata la zona di insorgenza del carcinoma così come l’intera superficie cutanea.

L’alimentazione, il consumo alcolico e il fumo influenzano la comparsa di un carcinoma squamocellulare?

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Sono stati condotti diversi studi volti a indagare i fattori di rischio esogeni, ovvero esterni, che influenzano lo sviluppo di un carcinoma squamocellulare cutaneo. In nessuno studio sono stati imputati in maniera diretta il fumo di sigaretta, il consumo alcolico o un particolare regime alimentare. L’alcol e il fumo rappresentano invece i principali fattori di rischio del carcinoma squamocellulare a livello della mucosa orale, della faringe e della laringe.




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