Il carcinoma squamocellulare cutaneo (conosciuto anche come carcinoma cutaneo a cellule squamose o carcinoma spinocellulare) è un tumore maligno della pelle che origina dalla proliferazione di cheratinociti dello strato squamoso dell'epidermide.
Il carcinoma squamocellulare può manifestarsi come un’escoriazione che sanguina e non cicatrizza o come un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento. La lesione è localizzata in sedi fotoesposte (volto, collo, dorso delle mani), può essere dolorosa, cresce nel tempo e non guarisce spontaneamente né dopo l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche.
Il carcinoma squamocellulare cutaneo costituisce il 20-25% di tutti i tumori della pelle, interessa con maggiore frequenza gli uomini, di età superiore ai 50 anni, con pelle chiara e occhi celesti/verdi. Recenti dati stimano che vengano diagnosticati circa 19.000 nuovi casi per anno ma in realtà stime molto precise non sono possibili per la mancanza di un registro nazionale.
I raggi ultravioletti ed in particolare l’esposizione solare eccessiva, l’uso di lampade abbronzanti e la fototerapia rappresentano il più importante fattore di rischio di sviluppare il carcinoma squamocellulare. Altri fattori che giocano un ruolo favorente sono l’esposizione cronica ad agenti chimici tossici (e.g. arsenico), la presenza di ferite croniche, ulcere e cicatrici, uno stato di immunosoppressione, l’assunzione di alcuni farmaci ed alcune malattie genetiche.
In considerazione del ruolo cruciale svolto dall’esposizione solare, risulta evidente che il modo più semplice e più efficace per prevenire la comparsa di questo tipo di tumore sia l’utilizzo, in maniera congrua e adeguata, di schermi solari adeguati e indumenti protettivi.
Quando diagnosticato in tempi rapidi e nelle forme precoci per il carcinoma squamocellulare cutaneo la terapia chirurgica è sempre il trattamento di prima scelta e può essere spesso risolutivo portando alla guarigione.
La radioterapia può essere utilizzata nei casi in cui non si possa ricorrere alla chirurgia perché potrebbe risultare sfigurante a causa della posizione della lesione o per problemi legati allo stato di salute dei pazienti o in abbinamento alla terapia chirurgica.
Recentemente è stato introdotto un nuovo farmaco che stimola il sistema immunitario a reagire contro il tumore. Questo farmaco può essere somministrato a pazienti non candidati a chirurgia e nei quali la radioterapia potrebbe non essere risolutiva.
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